lunedì 24 ottobre 2011

Roma-Gibilterra


 
NON PLUS ULTRA
Roma-Gibilterra: alle colonne d’Ercole (e oltre) col vespino di mia sorella



L’IDEA

L’idea di un viaggio in vespa nasce quest’estate nel bel mezzo del deserto nei pressi del confine Marocco-Sahara Occidentale-Algeria. Percorrendo una pista a bordo del nostro Land Rover a centinaia di km dall’asfalto e più o meno altrettanti da un villaggio degno di questo nome, incrociamo un pastore a bordo di un ciclomotore impegnato a controllare la sua mandria di dromedari. Ecco, trovarsi lì, entrambi, noi su un mezzo da migliaia di euro iper attrezzato per un raid sahariano, e lui su un ciclomotore sgangherato da qualche decina di euro senza alcuna attrezzatura, mi ha fatto capire come a volte (e forse spesso) i limiti sono soggettivi e certamente influenzati dalle capacità, dalle conoscenze dal contesto.







IL PROGETTO

Il viaggio inizierà da Roma sabato 29 ottobre 2011, prima tappa Parma (via Grosseto, Livorno). Non potendo disporre di ferie o tempo libero illimitato (se non qualche week-end al mese), sarà un viaggio a tappe; questo in parte è anche voluto, poiché è una formula che voglio sperimentare. A questo si collega il primo degli obiettivi di questo viaggio, il primo perché sono molteplici.
Quest’avventura vuole prima di tutto smuovere le coscienza.
Questo viaggio non vuole darsi il tono di un “Impresa”, non vuole essere niente di eccezionale, NON E' niente di eccezionale. Non voglio che questa piccola impresa venga guardata con ammirazione, e non è stata fatta con l’intento di non essere uguagliata. Tutt’altro io vorrei che domani, leggendo queste righe, qualcuno esclami “Si! Cavolo non ci avevo pensato, ora lo faccio anch’io”. Per riuscire nel suo intento, per essere credibile, il viaggio in sé deve essere economicamente “abbordabile”, alla portata di tutti (sia economicamente sia come tempi).
Da qui l’idea del mezzo, un mezzo economico, un mezzo “lento” con il quale vivere il viaggio stesso inteso come tempo di percorrenza dei luoghi, strade, paesaggi, come tempo durante il quale uno percepisce variazioni termiche, odori, colori, rumori. Una modalità di viaggio che si ispira allo slow-travel, un modo diverso di viaggiare e per riscoprire il viaggio stesso.
La mia compagna di viaggio sarà una vespa PK50XL del 1989, un mezzo idonea agli scopi sopra descritti, che offre un affidabilità proverbiale come tutte vespe old style della Piaggio e soprattutto su cui il suo conduttore sa mettere le mani ed affrontare gran parte dei problemi in perfetta autonomia. In fine un mezzo simpatico, spensierato, giovane (nonostante gli anni del progetto e gli anni del mezzo).
Per concludere, smuovere le coscienze, far nascere idee, invogliare i lettori a partire, fanno tutte riferimento ad una dimensione personale. Il viaggio è un esperienza, e certi viaggi sono delle esperienze di crescita. Alcuni viaggi più di altri, alcune modalità di viaggio più di altre. Ecco quindi che un ultimo obbiettivo di questo progetto, e l’aver deciso di renderlo pubblico, riguarda una visione del viaggio come fonte di esperienze fondamentali per la crescita personale.

"Da diverso tempo ormai, radendomi alla mattina, mi trovavo riflesso nello specchio un sorriso... non più quella faccia patibolare di chi ce l'ha con tutto e tutti, di chi sputa sentenze ciniche e bazzica un fatalismo a buon mercato; una faccia sgradevole che in un passato anche troppo recente mi conoscevo così bene" (In vespa, G. Bettinelli) Non è una citazione autobiografica ma è ciò che spesso vedo intorno a me (fortunatamente non troppo vicino a me).


I MIEI PREDECESSORI (in cinquantino)

·      Tony Rucola http://tonyrucola.splinder.com/tag/in+vespa+da+bologna+a+barcellona
·      Giorgio e Gulia http://www.terraeasfalto.it/
·      E tantissimi altri che con la loro vespa o altro ciclomotore hanno attraversato l’italia, l’europa, l’eurasia.

*Va comunque reso onore a tutti coloro che viaggi simili li realizzano in bicicletta! Noi dobbiamo solo rimanere seduti.


CHI MI HA ISPIRATO

·      Un incontro nel deserto.
·      Miquel Silvestre, si veda articolo di Repubblica Viaggi (http://viaggi.repubblica.it/articolo/il-mio-giro-d-europa-senza-ferie/222834).
·      Paolo Brovelli, Lisbona-Pechino in Ape (è sempre un mezzo Piaggio).
·      Danilo Elia, Bari-Pechino in 500.
·      Alessandro Di Benedetto (e padre) con le traversate oceaniche in catamarano.


DEDICATO
A Corradino D’Ascanio, Fabrizio Meoni e Giorgio Bettinelli

2 commenti:

  1. Anche a me piacerebbe fare un giro lungo e avventuroso con la mia ET3 ma adesso per me non è il momento. Buon viaggio e tienici aggiornati!

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