martedì 1 novembre 2011

In viaggio...

"Sarà venuta bene?"


Piazzale Ostiense


29/10

Arrivato/i alla 1° tappa, un plurale d'obbligo visto che per parte del viaggio non sono stato solo. Come ho scritto nel mio primo messaggio, il giorno in cui ho aperto questo blog, incontrare persone fare nuove amicizie con cui condividere una passione ma anche una parte del viaggio, è già un ottimo motivo per fare un viaggio, al di là della meta, al di là della distanza.
Andiamo con ordine. Il viaggio a tappe verso Gibilterra subirà una deviazione verso il nord Italia, passerò a salutare degli amici da Bergamo (via Parma, Brescia, Bergamo, Alessandria, Genova) per poi ripiegare su Genova e continuare costeggiando il mediterraneo. La prima tappa quindi la programmo sino a Parma, passando per l'Aurelia. Metto in conto tre giorni di viaggio con possibili soste a Grosseto e Livorno (dipenderà dalla velocità). Inoltre passerò da Carrara per conoscere un nuovo amico conosciuto sul forum Vespasiano (un forum molto attivo). Il problema però è che su Grosseto non ho conoscenze, quindi non saprei dove fermarmi a dormire, quindi vorrei tentare di raggiungere direttamente Livorno dove posso contare oltre che su un letto su una doccia calda ed una cena abbondante.
Il long-range test mi aveva dato un primo dato importante, la velocità media si attestava intorno ai 40km/h. Su questa base ho programmato la partenza da Roma per le 5,00 del 29/10 con l'obiettivo di raggiungere Livorno entro 12 ore, lasciandomi un abbondante margine di viaggio per evitare le ore serali ed il freddo.
Alla fine sono partito alle 6,00. Lasciare Roma e l'hinterland instradandosi sulla SS1 non è stato semplice. Lasciato il quartiere di S.Lorenzo mi sono diretto verso Piramide e la Portuense (che per mia scarsa conoscenza delle strade ho faticato ad imboccare). Ho seguito tutta la consolare passando vicino al famoso palazzone di Corviale (un palazzo lungo 1km, il cui progettista si suicido successivamente). Seguendo sempre la strada ho superato la borgata di ponte galeria per prendera la maccarese costeggiando la pista di fiumicino con i grossi jet in approccio alla pista che passavano a poche decine di metri dal duo; inizio a sentire l'odore del mare e l'aria si fa più fresca ed umida. Alle prime luci ero verso l'antica città di Pirgi, che non conoscevo assolutamente (solitamente quel tratto di aurelia la percorro in autostrada e non avevo mai visto la costa e gli agglomerati urbani). Alle 8,00 ero a Civitavecchia, prima sosta lunga: benzina, colazione, sistemazione bagaglio, check visivo generale.

L'Aurelia è una strada abbastanza comoda (per un ciclomotore), soprattutto dopo Civitavecchia; ero un po preoccupato per i camion ma non ho mai avuto problemi, anche perché è una strada dove i veicoli non possono correre e non c'è un traffico esagerato. Comunque è necessario essere sempre molto vigili ed attenti sia davanti che dietro, soprattutto per piccoli rifiuti a bordo strada o sconnessioni del terreno, la ruota piccola te li fa sentire tutti, pericolosamente! Faccio due calcoli e vedo che la media è stata estremamente bassa, confido di tenerla più alta nei tratti successivi, anche senza farmi troppi problemi a camminare sempre a manetta.
La strada procede monotona, la bassa velocità permette di osservare con maggior attenzione i cartelli stradali, il panorama, i pannelli pubblicitari. Il fondo schiena inizia a farsi sentire, cambio posizione, mi alzo in piedi, mi sposto, ma non c'è niente da fare... duole. Come duologono le spalle, il collo. Brevissima sosta, invio e rispondo ad un sms e si riparte. A 12 km da Grosseto nuova lunga sosta (un po più lunga questa volta): benzina, check, un te caldo, trascrivoo qualche impressione e nota tecnica di viaggio, un sms aRuggeroo, uno all'amico livornese. Raggiunto Grosseto prima di mezzogiorno mi rendo conto che posso tranquillamente raggiungere Livorno entro il tardo pomeriggio (soprattutto se commetto una piccola infrazione, percorrere il tratto di aurelia che gira intorno a Grosseto, una ss su cui vige il divieto di transito per mezzi inferiori a 149cc), ciò significa che questa prima tappa sarà più corta di un giorno rispetto a quanto avevo preventivato, inoltre da Follonica in poi posso prendermela con più tranquillità.
Mi rimetto in strada e raggiungo Grosseto sud, per me obbligo di uscita a 500mt, 250mt, 50mt... cazzo tiro dritto e speriamo bene. Vado a manetta, sono attentissimo, mi guardo sempre dietro, penso a cosa raccontare alla stradale nel caso in cui mi dovesse fermare. 10km, ok fin qui è andata bene, 20km sempre bene, passa una macchina con lampeggianti ma è della forestale e comunque c'è solo l'autista, 30km bene, 40 km bene ma dovrebbe essere già finita (ho sbagliato i calcoli), 50km cavolo quando finisce per ora sono stato fortunato, inoltre ci sono due gallerie prima di Follonica!! cazzo cazzo!!! ok le passo, ecco i segnali per Follonica, poche centinaia di metri all'uscita, è fatta!!! Ho accorciato un bel po. E' andata bene.
A questo punto è d'obbligo una considerazione, anche sulla bretella vige un limite simile a quello presente sull'Aurelia normale, inoltre mentre sull'aurelia non esiste corsia d'emergenza sulla bretella c'è, ed in fine per le gallerie la scorsa settimana ho percorso la salaria che in alcuni tratti è a scorrimento veloce con gallerie, ora se le ho fatte lì le posso fare anche qui (va be saranno delle scuse però le condizioni sono simili solo che lì non c'è divieto).
Ok lasciata la SS proseguo sulla statale attraversando vari paesi, ora però è il momento di una sosta mangereccia, cerco un iper coop e compro tutto l'occorrente per un panino, bibita, dolcetto e caffè (4 euro e vai). Comunico con i familiari per tranquillizzarli sul viaggio e soprattutto la sosta notturna, anche se sono abituati ai miei viaggi un po "strani" comunque l'ansia la sentono sempre.
Si riparte, strada tranquilla, un po più trafficata del tratto Roma-grosseto ma nessun problema. Nuova sosta a Rosignano Solvey, vado a vedere la famosa spiaggia bianca la cui sabbia è stata sbiancata appunto dal bicarbonato; passeggiatina, fotina e si riparte.

Ancora un po di strada e nuova sosta rifornimento. Inizia il tratto su costa alta, un po di curve sempre molto piacevoli e..... ecco il cartello Quercianella!!!
Sono arrivato, 326 km in 10 ore e 40 minuti. Sono provato, non è stato uno scherzo.
Mi sento con l'amico Ruggero ed iniziamo ad organizzarci per il giorno seguente, randez vous e strada da percorre insieme. Il tempo di cenare e alle 22 sto già dormendo, la sveglia è alle 7,30 per attraversare gli appennini nelle ore più calde.
Sono stanco e quasi stravolto ma estremamente soddisfatto, non vedo l'ora che questa notte passi veloce per rimettermi alla guida.


30/10
Nottata tranquilla, un po di starnuti, un po di freddo nelle ossa ma con 500mg di paracetamolo plachiamo i sintomi. Suona la sveglia, e vai! inizia una nuova giornata di viaggio e soprattutto conoscerò Ruggero. Colazione, preparo il bagaglio, carico la vespa, inizio la vestizione, saluto la mamma del padrone di casa (il mio amico non sono riuscito a vederlo, poco male ci beccheremo a Roma in settimana).
Tiro fuori la vespa, metto in moto e la scaldo (è un rito piacevolissimo). Giù da quercianella e riprendo la statale, riprendono le curve fino a Livorno devo entrare in città perché non posso percorrere la tangenziale. Inizio a seguire le indicazioni ma come avevo già notato il giorno prima l'attraversamento dei grossi centri abitati è un impresa. Sono pochi i cartelli che indicato la ss1 normale, tutti gli altri ti portano sulla tangenziale. Alla fine mi ritrovo in pieno centro nelle stradine del centro storico, cazzo ma non è possibile non si può perdere tempo in questo modo. Basta vado in tangenziale, appena 2 km e posso già lasciarla, ora sono sulla ss1 in direzione di Pisa. La giornata è bella, molti volati nelle zone umide ci sono anche delle bellissime cicogne. Andando piano posso vedere tutta la zona industriale, gli arzigogoli dei tubi metallici della raffineria dell'eni, la grande distesa dei mezzi militari della caserma e l'odore, la puzza dei miasmi delle fabbriche.
Pisa, Viareggio, la strada piega verso l'interno, pietrasanta, massa, messaggio a Ruggero stabiliamo il luogo, Carrara; un altro piccolo obiettivo raggiunto! Vado subito a cercare un bancomat poi mi dirigo alla rotonda dell'appuntamento nel frattempo faccio rifornimento, utilizzo la benzina della tanica e verso nei pochi cl che vi rimangono l'olio così al prossimo benzinaio (anche un automatico) devo solo riempire la tanica.
Vedo una small blu impostare la curva, non può che essere lui, l'amico Ruggero a cui ora posso dare un volto. Saluti, qualche battuta e si va a fare colazione. Facciamo conoscenza noi e (come dice lui anche le piccole si conoscono), fotina di sedere alle piccole affiancate davanti al bar, cornetto e cappuccino (per noi) e ripartiamo. Scambio di battute lungo la strada, puntiamo su Aulla per poi iniziare la salita verso il passo del Lagastrello.
Semafori, curve, curvette si costeggia il fiume magra, vedo i pilastri di un ponte alla cui base si vedono schiacciati i residui legnosi portati dalla piena. Guardo bene, non sono arbusti, legni, sono..... sono alberi! ancora qualche curva ed inaspettatamente il disastro davanti agli occhi. Siamo nelle zone recentemente colpite dall'alluvione, ma non mi aspettavo di attraversarle credevo che tutto fosse limitato alla zona ad ovest di la spezia. Il panorama è desolante, mi ritornano in mente gli eventi de L'Aquila del 2009 vissuti purtroppo molto da vicino. Mi sento fuori luogo, noi stiamo passando lì come turisti e questa povera gente sta cercando di recuperare dalle proprie case quel poco che è recuperabile. Ci fermiamo a fare benzina proprio nel cuore di un quartiere recentemente inondato, è un clima irreale "...ma che cazzo stiamo facendo noi ci divertiamo e loro...", gli occhi del benzinaio dicono tutto mostrano rabbia, rassegnazione, terrore. I piedi scivola sulla melma che ricopre la strada.
Si prosegue, inizia la salita, il vespino non arranca ma neanche scatta, si sale a 40-45 km/h passando di frequente fra 4a e 3a. Dopo un po sosta fisiologica, foto e chiacchiere.

La giornata è stupenda, non fa freddo, ho ed abbiamo avuto fortuna. Continua la salita, siamo quasi al passo e la pendenza è un po più accentuata, troviamo un bel punto panoramico, altra sosta per foto siamo a 1100 mt, ancora 100 mt.



Qui http://www.vesparesources.com/forum/viaggi-e-raduni/47380-roma-gibilterra-col-vespino.html potrete vedere altre foto molto carine scattate dall'amico ruggero e leggere il racconto "dalla parte sua"

Finalmente siamo al passo, ce l'abbiamo fatta. Ora cerchiamo un baretto per una doverosa sosta ristoratrice.
Siamo soddisfatti, è stata una bella scampagnata, in tranquillità godendoci i nostri mitici mezzi di locomozione.
Purtroppo però è anche il punto in cui ognuno procederà per la sua strada io giù verso Parma e la pianura padana e Ruggero rientra a Carrara via appennini.
Ci salutiamo, ed ancora sconvolto per la notizia che mi ha dato.... la sua età!, lo ringrazio per la compagnia, per avermi offerto il pranzo, per l'amicizia che mi ha accordato. E' sempre bello conoscere nuovi amici, conoscere persone con cui si condividono passioni ed ancor di più se si condividono emozioni di viaggio anche se per soli 80 km. Ancora un ultimo saluto, ancora una stretta di mano e giù per la discesa.
Poche centinaia di metri e sono nelle nuvole, nebbia fitta, umidità, visiera appannata, inverno pieno! e pensare che dall'altra parte c'era sole e caldo. Scendo di altitudine e le nuvole rimangono in alto, curva dopo curva scendo verso Parma e piano piano un tenue sole inizia a farsi vedere. Consulto la cartina, devo seguire delle strade comunali poco segnalate, chiamo mia suocero per un ultimo consiglio e sono su una strada conosciuta. Si prosegue godendo del panorama e delle curve, a Traversetolo nuova sosta rifornimento, ormai mancano pochi chilometri. Alle 17,30  dopo 216km sono a destinazione, fine prima tappa.
Si questo è un viaggio a tappe, è un modello di viaggio, una proposta di viaggio che vuole essere alla portata di tutti. Siamo tutti bravi a fare il giro del mondo con uno sponsor che ci paga e mesi a nostra disposizione. Io invece, come molti di voi, sono una persona normalissima, che dal lunedì al venerdì deve lavorare, che deve svolgere il ruolo di padre e marito (con immenso piacere s'intende) e che deve anche stare attento (molto attento) a come spende i soldi altrimenti non arrivo a fine mese.
Il mio obiettivo finale è Gibilterra (con una piccola deviazione da Bergamo), forse ci arriverò in gennaio, forse in febbraio, forse mai. Forse non uscirò mai dai confini italiani, magari gli impegni lavorativi, il freddo o semplicemente perché mi sono stufato, mi faranno desistere dal continuare. E bene, che problema c'è! non ho sponsor, non è il mio lavoro, io viaggio per passione, per divertimento (volete mettere il piacere di lavorare durante la settimana e la sera a casa organizzare la tappa successiva, e poi il venerdì mattina uscire di casa ed andare a lavorare con uno zaino carico e la cartina con la strada per la tappa successiva, troppa goduria) e l'incontro con nuovi amici, il vivere esperienze belle e brutte è già un grande obiettivo che ti arricchisce. Ecco perché vi invito tutti a leggere queste righe ma subito dopo (o anche qualche tempo dopo) prendere uno zaino, accendere la vespa e PARTIRE (magari solo per una scampagnata o per fare un po di strada insieme).
Dicevo, fine prima tappa. Ho programmato una deviazione su Bergamo (che rimpiangerò per il freddo, già lo so) via Parma, Brescia, Bergamo Alessandria, per poi ritornare su Genova e continuare a costeggiare il mediterraneo.
Martedì sera mi aspetta il mio altro compagno di viaggio, si perché oltre a Piaggio le costanti saranno Trenitalia e Ryan. Rientrerò a Roma in treno, mercoledì alle 8 bisogna stare in ufficio. La vespa è in garage, pronta per la prossima tappa, riposerà sino al 08,30 del 18 p.v. mattina quando la riprenderò per partire in direzione di Brescia. Nei prossimi giorni organizzerò la prossima tappa soprattutto per i trasferimenti Roma-Parma in treno (cercando la migliore offerta) e il Genova-roma con ryanair. Soprattutto per Genova dovrò organizzarmi bene poiché dovrò trovare un anima pia disponibile ad ospitare la vespa per i giorni di sosta su Genova (male che vada cercherò un parcheggio sicuro -ecco perché nel risistemarla non ho curato particolarmente la carrozzeria), e magari che ospiti anche me nel caso in cui il volo fosse il giorno dopo.
Ultime considerazioni:
Con un vespino il range giornaliero si attesta sui 200-250km al massimo, utilissima una tanica di benzina di almeno 4lt. Problemi: il culo, bruciata luce posizione posteriore, spezzato gancio elastico (l'ho tirato troppo, troppo vecchio).
Saluti a tutti
  Vic 50cc

P.S. Con un gesto da vincitore mi riporto a Roma le cartine stradali di Lazio e Toscana, tutte belle spiegazzate. Emilia, Lombardia e Liguria sono già pronte, insieme a quella francese.

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